Lo scarabocchio è un linguaggio espressivo bizzarro, un impulso libero dagli schemi e quindi difficile da decifrare: si tratta di un gesto involontario che nasconde molti significati ma che quasi sempre è ispirato dal nostro stato d'animo attuale. La mano scorre senza limiti di spazio a formare disegni e scarabocchi di ogni tipo: spirali, fiori, facce, frecce, corpi, figure geometriche, semplici linee o cornici.
Questa pratica accompagna soprattutto le interminabili riunioni d'ufficio ma anche quelle condominiali e scolastiche. Gli scarabocchi sono terapeutici soprattutto quando aiutano a liberarci da situazioni stressanti: si può disegnare la collega antipatica "legata come un salame", il capo arrogante diventa un omone brutto, pelato che puoi colpire a piacimento, il vicino di casa viene zittito da un cerotto sulla bocca.

Schizzare sopra un foglio aiuta a pensare, rende il pensiero più libero, meno concentrato e quindi più attento: in questi momenti la mente è pronta a prendere decisioni importanti e determinanti perché è rilassata. Chi scarabocchia spesso è una persona socievole, aperta alle novità che traduce con questi codici personali gli stimoli esterni. Chi non scarabocchia mai, al contrario, è una persona molto controllata con un carattere introverso.
Scarabocchi sempre la stessa cosa? Il disegno in questo caso ha un effetto rassicurante, calmante, un'azione ripetitiva che tranquillizza.
Lo schizzo non esprime solo quello che rappresenta, la parte grafica è soltanto la partenza. Per decifrare in maniera approfondita uno scarabocchio dobbiamo porre l'attenzione anche ad altri componenti come la penna usata, il tipo di foglio, il tempo a disposizione e la direzionalità.
Lo scarabocchio, ad esempio, può essere tracciato su un solo lato del foglio: destra o sinistra. Nel primo caso significa che colui che l'ha realizzato è proiettato verso il futuro e desideroso di fare; nel secondo caso la persona è conservatrice e anche un po' diffidente.
Questa pratica accompagna soprattutto le interminabili riunioni d'ufficio ma anche quelle condominiali e scolastiche. Gli scarabocchi sono terapeutici soprattutto quando aiutano a liberarci da situazioni stressanti: si può disegnare la collega antipatica "legata come un salame", il capo arrogante diventa un omone brutto, pelato che puoi colpire a piacimento, il vicino di casa viene zittito da un cerotto sulla bocca.

Schizzare sopra un foglio aiuta a pensare, rende il pensiero più libero, meno concentrato e quindi più attento: in questi momenti la mente è pronta a prendere decisioni importanti e determinanti perché è rilassata. Chi scarabocchia spesso è una persona socievole, aperta alle novità che traduce con questi codici personali gli stimoli esterni. Chi non scarabocchia mai, al contrario, è una persona molto controllata con un carattere introverso.
Scarabocchi sempre la stessa cosa? Il disegno in questo caso ha un effetto rassicurante, calmante, un'azione ripetitiva che tranquillizza.
Lo schizzo non esprime solo quello che rappresenta, la parte grafica è soltanto la partenza. Per decifrare in maniera approfondita uno scarabocchio dobbiamo porre l'attenzione anche ad altri componenti come la penna usata, il tipo di foglio, il tempo a disposizione e la direzionalità.
Lo scarabocchio, ad esempio, può essere tracciato su un solo lato del foglio: destra o sinistra. Nel primo caso significa che colui che l'ha realizzato è proiettato verso il futuro e desideroso di fare; nel secondo caso la persona è conservatrice e anche un po' diffidente.
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