Lo spirito del Natale diventa quindi molto pervasivo e redditizio, si pensi infatti che oggi la Cina produce circa l'80 per cento di tutti gli addobbi natalizi venduti al mondo. Il problema, però, è sempre lo stesso: questi prodotti sono tossici. L'anno scorso ad allarmare il mondo erano stati i Babbo Natale che avevano colonizzato i balconi delle case italiane, mentre quest'anno il problema si è spostato sugli alberi sintetici. 
Il tutto ha avuto inizio da un'operazione effettuata dai Carabinieri del Nas che, controllando i prodotti dello shopping natalizio, hanno sequestrato a Novara 12mila piante sintetiche Made in China ritenute pericolose. Un sequestro che oltre a minare la sicurezza del prodotto, riapre un'antica diatriba tra i sostenitori dell'albero sintetico e quelli del naturale. La Coldiretti, da sempre contraria a quello artificiale, ha fatto un elenco dei vantaggi che si hanno ad acquistare le piante vere.
In primo luogo gli alberi sintetici, per essere prodotti e trasportati, consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra, al contrario, l'albero naturale assorbe, durante la crescita, l'anidride carbonica e proviene da coltivazioni spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all'abbandono e al dissesto idrogeologico. Sempre secondo stime della Coldiretti, saranno circa 6,5 milioni gli alberi di Natale veri acquistati dagli italiani, soprattutto in questo week-end, per una spesa che ammonterà a circa 140 milioni di euro. Il prezzo per comperarli varia dal 15 ai 500 euro, a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto l'albero e sono rimasti stabili rispetto all'anno scorso. Da non sottovalutare poi è la provenienza di questi pini: il 90 per cento arriva da coltivazioni vivaistiche specializzate che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole italiane.
Infine anche l'Aduc ha lanciato il suo monito legato alla pericolosità delle catene luminose utilizzate per adornare gli alberi. «Oltre al marchio CE, che non garantisce un bel nulla - specifica Aduc - le luminarie devono avere la certificazione dell'Istituto italiano del marchio (IMQ), che le sottopone ad una serie di controlli di sicurezza. Pericolosissime, in particolare, sono quelle importate dall'Estremo Oriente per il rischio di scosse o folgorazioni per i bambini che ci giocano e per gli incendi che possono innescare.

Il tutto ha avuto inizio da un'operazione effettuata dai Carabinieri del Nas che, controllando i prodotti dello shopping natalizio, hanno sequestrato a Novara 12mila piante sintetiche Made in China ritenute pericolose. Un sequestro che oltre a minare la sicurezza del prodotto, riapre un'antica diatriba tra i sostenitori dell'albero sintetico e quelli del naturale. La Coldiretti, da sempre contraria a quello artificiale, ha fatto un elenco dei vantaggi che si hanno ad acquistare le piante vere.
In primo luogo gli alberi sintetici, per essere prodotti e trasportati, consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra, al contrario, l'albero naturale assorbe, durante la crescita, l'anidride carbonica e proviene da coltivazioni spesso situate in zone collinari o montane altrimenti destinate all'abbandono e al dissesto idrogeologico. Sempre secondo stime della Coldiretti, saranno circa 6,5 milioni gli alberi di Natale veri acquistati dagli italiani, soprattutto in questo week-end, per una spesa che ammonterà a circa 140 milioni di euro. Il prezzo per comperarli varia dal 15 ai 500 euro, a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto l'albero e sono rimasti stabili rispetto all'anno scorso. Da non sottovalutare poi è la provenienza di questi pini: il 90 per cento arriva da coltivazioni vivaistiche specializzate che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole italiane.
Infine anche l'Aduc ha lanciato il suo monito legato alla pericolosità delle catene luminose utilizzate per adornare gli alberi. «Oltre al marchio CE, che non garantisce un bel nulla - specifica Aduc - le luminarie devono avere la certificazione dell'Istituto italiano del marchio (IMQ), che le sottopone ad una serie di controlli di sicurezza. Pericolosissime, in particolare, sono quelle importate dall'Estremo Oriente per il rischio di scosse o folgorazioni per i bambini che ci giocano e per gli incendi che possono innescare.
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