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ciao raga...in questo blog vi scriverò cio che faremo nelle ore di scuola soprattutto in quelle di informatica...spero che venga bene e che vi piaccia...


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martedì, dicembre 16, 2008

Il WSJ vaticina la rete a due velocità


Ha fatto scalpore nelle ultime ore l'annuncio di una nuova iniziativa chiamata Google OpenEdge; Google vorrebbe partorire una rete ultraveloce attraverso il pagamento di una quota ai maggiori provider internet, sovvertendo l'ordine della net neutrality. -->
Google torna nuovamente in prima pagina grazie alla sua nuova iniziativa shock: Google OpenEdge. A renderla nota ci ha pensato il Wall Street Journal, con un articolo molto critico che ha infastidito anche gli stessi dirigenti del colosso di Mountain View. OpenEdge è un ambizioso progetto che potrebbe rivoluzionare radicalmente l'etica del web, e prevede la creazione di un sistema di reti superveloci googlecentrico, con il quale il gigante dell'informatica otterrebbe, tramite pagamento di una quota ai provider internet, una corsia preferenziale per i propri contenuti.


Per riuscire nel proprio intento Google ha già avviato le trattative con i maggiori ISP statunitensi che tuttavia, intimoriti dalle normative dell'AntiTrust, si sono rifiutati di stringere un accordo. Il fulcro dello scandalo è costituito proprio dalle normative attualmente vigenti, ideate per salvaguardare il principio fondamentale dell'etica per i servizi internet, noto come "net neutrality", che verrebbe in questo modo scavalcato. E paradossalmente proprio Google è stato fino a poco tempo fa, con a Microsoft e Yahoo!, uno tra i maggiori sostenitori della neutralità della rete. Il portavoce di Google ha definito "fuorvianti" le dichiarazioni del quotidiano di New York, anche se in molti hanno percepito il pericolo di quel che potremmo definire come una "oligarchia informatica". Le normative dovranno essere riviste durante il prossimo anno, e Google ha a disposizione una importantissima pedina all'interno del nuovo governo americano, Eric Schmidt. L'amministratore delegato di Google, è infatti in ottimi rapporti con il neo eletto presidente degli Stati Uniti, e potrebbe tentare di esercitare la sua influenza per legittimare Google OpenEdge, nonostante lo stesso Obama abbia dichiarato più volte il suo fermo sostegno a favore della neutralità.I "pesci piccoli" della rete osservano con apprensione lo sviluppo della questione; il timore è quello di assistere ad una frammentazione dell'universo web in due tronconi, a discapito dell'eguaglianza per la concorrenza e per la scelta dell'utenza.

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