BeNvEntI NeL MiO BlOg

BeNvEntI NeL MiO BlOg

ciao raga...in questo blog vi scriverò cio che faremo nelle ore di scuola soprattutto in quelle di informatica...spero che venga bene e che vi piaccia...


AtTeNzIoNe tI VeDo!!!

Sign by Danasoft - Myspace Layouts and Signs

martedì, settembre 30, 2008

hotspot

Hotspot (WLAN)

Con il termine Hotspot ci si riferisce comunemente ad un'intera area dove è possibile accedere ad Internet senza fili, utilizzando uno specifico protocollo fisico di rete (lo standard più diffuso è il Wi-Fi), attraverso il servizio fornito da un provider. Più precisamente è il termine che indica un'area dove un provider di accesso per rete wireless consente di collegarsi.

Nella accezione generica del termine, è possibile trovare ormai Hotspots per accedere ad Internet in ristoranti, stazioni ferroviarie, aeroporti, librerie, alberghi ed in moltissimi altri luoghi aperti al pubblico.

Dal punto di vista economico, le modalità di accesso sono molteplici; in Italia raramente si possono individuare punti di accesso realmente gratuiti per accedere alla Rete in questa modalità. La maggior parte degli esercizi pubblici mette a disposizione il proprio Hotspot dietro pagamento di tariffe a gettone, che dipendono dal tempo di collegamento del client piuttosto che dall'effettivo uso delle risorse di rete. Per questo motivo, unitamente ad una legislazione restrittiva che solo di recente è stata abolita, nel nostro Paese questo tipo di servizio si è diffuso tutto sommato in modo ridotto e solo di recente, rispetto anche alle medie europee.

Lo standard tecnologico Wi-Fi è frutto delle disposizioni contenute nello IEEE 802.11, che è un set di standard disegnato appositamente per la normalizzazione delle wireless local area network (WLAN).

MARTEDI

ciao..oggi giornata col rientro ma per fortuna solo di 2 ore fino a 10 alle 3..oggi ha incominciato a interrogare in italiano, martedi prossimo tocca a me..spero che mi vada bene anche perche di tempo x studiare ne ho.
La mattinata passata veloce anche le 2 ore di ragioneria alla fine visto che ogni 10 minuti entrava qualcuno in classe per parlare con la prof =)=)
In informatica siamo andati in laboratorio dove il prof ci ha mostrato il sito http://www.scatolepensanti.it/index.php
da qui si po provare e scaricare mindmanager(creatore di mappe mentali), inoltre abbiamo ripreso il programma x fare la radice di un numero..

prOgram radice;
uses wincrt;
var x: real;
function radix (x: real): real;
var y: real; const e=1.e-6;
begin
y:=1;
repeat
y:= (y+x/y)/2;
until
abs (y*y-x)e;
radix:= y;
end;
begin
read(x);
gotoxy(wherey-1); (wherex);writeln('RadiceQuadrata (' ,x:0:0, ') =' ,radix(x), ' = ' ,sqrt x));
end.

poi eccovi un altro sito http://www.crema.unimi.it/~righini/ ..
ora vado..vi lascio questi siti da visitare..fatelo..!!!!
ciaociao

lunedì, settembre 29, 2008

lunedi

ciao..
primo giorno della settimana andato abbastanza bene se non per diritto che ha incominciato ad interrogare..senza pero dirlo..cosi di conseguenza ci siamo giustificati quasi tutti tranne un mio compagno:giorgio che pensando "essendo l'unico che non si è giustificato non penso che interroghi" invece lo ha interrogato e ha preso 5..poveretto..

Ora sono in laboratorio di informatica dove abbiamo visto come si calcola la radice in exel oltre che in pascal e altri modi informatici..

qui sotto vi metto alcune cose su cui abbiamo parlato in queste 2 ore..

ora vi lascio ciao a tutti!!!!

Sistema di algebra computazionale

computer algebra system

Con il termine sistema di algebra computazionale (o anche con il termine inglese computer algebra system e con il suo acronimo CAS) si intende un sistema software in grado di facilitare la esecuzione di elaborazioni simboliche. La funzionalità di base di un CAS è la manipolazione di espressioni matematiche in forma simbolica. Lo studio degli algoritmi e delle strutture informative concretamente utilizzabili per i sistemi CAS viene detto algebra computazionale o anche computer algebra.

Tipi di espressioni
Le espressioni che un CAS è in grado di manipolare tipicamente comprendono polinomi e funzioni razionali in una e più variabili; funzioni elementari standard (potenza, esponenziale, logaritmo, seno, coseno, tangente, varianti iperboliche, funzioni inverse, ...); varie funzioni speciali (gamma, zeta, erf, Bessel, ...); composizioni delle funzioni precedenti; derivate, integrali, somme, prodotti delle espressioni trattabili; serie troncate con coefficienti dati da espressioni, matrici di espressioni e così via. In modo più preciso l'insieme delle espressioni manipolabili da un CAS viene individuato da una definizione ricorsiva alla quale corrispondono i meccanismi interni per il riconoscimento delle espressioni e la determinazione degli schemi per le loro manipolazioni e valutazioni.

Cenni storici [modifica]
I primi sistemi di algebra computazionale sono diventati disponibili nei primi anni 1970, anche come derivati dalla ricerca in intelligenza artificiale; i due settori dell'algebra computazionale e della intelligenza artificiale si sono però presto separati piuttosto nettamente. I primi sistemi a raggiungere la popolarità sono stati Reduce, Derive e Macsyma, tutti sistemi ancora commercialmente disponibili; una versione copyleft di Macsyma chiamata Maxima viene attivamente manutenuta. Gli attuali leaders di mercato sono Mathematica e Maple; entrambi sono ampiamente utilizzati per ricerca e sviluppo da matematici, scienziati e ingegneri. Un altro diffuso sistema commerciale è MuPAD; esso è disponibile in una versione gratuita con una interfaccia con leggere limitazioni per usi di ricerca senza scopo di lucro e per attività didattiche. Sono inoltre disponibili molti altri sistemi di algebra computazionale che concentrano le proprie prestazioni su aree computazionali specifiche; per taluni ristretti campi di applicazione spesso questi sistemi specializzati sono molto più efficienti di quelli di portata più generale, in quanto implementano algoritmi validi per situazioni molto particolari; questi sono tipicamente sviluppati in ambienti accademici e sono gratuiti

JAVA


Il linguaggio Java

è un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, derivato dal C++ (e quindi indirettamente dal C) e creato da James Gosling e altri ingegneri di Sun Microsystems. Il gruppo iniziò a lavorare nel 1991, il linguaggio inizialmente si chiamava Oak. Il nome fu successivamente cambiato in Java a causa di un problema di copyright (il linguaggio di programmazione Oak esisteva già nel 1991). Java fu annunciato ufficialmente il 23 maggio 1995 a SunWorld. La piattaforma di programmazione Java è fondata sul linguaggio stesso, sulla Java Virtual Machine (JVM) e sulle API. Java è un marchio registrato di Sun Microsystems. Il 13 novembre 2006 la Sun Microsystems ha rilasciato la sua implementazione del compilatore Java e della macchina virtuale sotto licenza GPL[1]. L'8 maggio 2007 SUN ha rilasciato anche le librerie (tranne alcune componenti non di sua proprietà) sotto licenza GPL rendendo Java un linguaggio di programmazione la cui implementazione di riferimento è libera.


Java venne creato per soddisfare quattro scopi:
- essere orientato agli oggetti
- essere indipendente dalla piattaforma
- contenere strumenti e librerie per il networking
- essere progettato per eseguire codice da sorgenti remote in modo sicuro


Per facilitare il passaggio a questo linguaggio per i programmatori old-fashioned legati in particolare a linguaggi come il C la sintassi di base (strutture di controllo, operatori e così via) è stata mantenuta pressoché identica.


Come programmare in Java
La programmazione in Java è una specializzazione della programmazione con linguaggi orientati agli oggetti.
Il linguaggio Java è un linguaggio orientato agli oggetti con una sintassi simile al linguaggio C e al linguaggio C++. Allo sviluppatore già esperto di programmazione OOP, alcuni punti dovrebbero essere evidenziati:
Java supporta solo la singola ereditarietà di classi, ma permette l'ereditarietà multipla di interfacce.
Java ha una libreria di classi molto grande (detta Java API) simile a SmallTalk, e supporta molte caratteristiche, dai contenitori di oggetti a complesse esigenze di sicurezza.
Java viene eseguito attraverso una Virtual Machine
L'apprendimento del linguaggio non è difficile. La vastità delle "librerie" (o più correttamente package) standard del linguaggio è tale da renderne praticamente impossibile la "padronanza"; per programmare in Java è dunque necessario avere a disposizione la documentazione delle API del linguaggio, disponibile in linea sul sito ufficiale.
Un buon punto di partenza per imparare Java è il tutorial di Sun.
Per sviluppare programmi in Java è teoricamente sufficiente un qualsiasi editor di testo; in pratica, se si vuole scrivere qualcosa di più del classico hello world, occorre un ambiente di sviluppo integrato. Esistono diversi IDE (Integrated Development Environment, ambiente di sviluppo integrato), alcuni gratuiti ed altri a pagamento.
Fra questi quello più premiato è IntelliJ IDEA vincitore fra l'altro del premio Best Java IDE 2005 rilasciato da JDJ. Si tratta di un IDE completo, molto funzionale ed in grado di garantire una padronanza completa del codice che si sta sviluppando.
Un ambiente di sviluppo per Java gratuito e soprattutto leggero è BlueJ, di chiara impostazione didattica, e disponibile per tutti i sistemi operativi al sito gratuito http://www.bluej.org/. Un altro ambiente per lo sviluppo in Java (e non solo) è Eclipse, donato alla comunità di sviluppatori da IBM e scaricabile dalla pagina http://www.eclipse.org/. Eclipse è più avanzato e potente, è libero e disponibile per molti sistemi operativi; da notare che quest'ultimo è strutturato con un'architettura a plugin che permette l'aggiunta di ulteriori funzionalità semplicemente scaricando ed installando il relativo plugin (si veda ad esempio eclipse plugins).
La Sun stessa ha promosso lo sviluppo di un ambiente di sviluppo gratuito e open source chiamato NetBeans e lo mette a disposizione gratuitamente insieme a Sun Java Studio. Questi due ambienti sono scritti in Java e NetBeans è distribuito (opzionalmente) insieme alla macchina virtuale [1]. Come entità separata, NetBeans è scaricabile da netbeans.org. Uno degli IDE commerciali più diffusi è JBuilder prodotto dalla Borland.

domenica, settembre 28, 2008

THE CHAPIONS




A giusto dimenticavo la incredibile vittoria di Valentino Rossi alla motogp stamattina.. 8 mondiale..che fenomeno..






Con la ottava vittoria della stagione 2008 nell'A-Style Grand Prix of Japan, Valentino Rossi mette il sigillo sul suo sesto titolo mondiale nella classe regina.
Il pilota Fiat Yamaha si dimostra imbattibile anche sul circuito di Motegi e relega il campione uscente Casey Stoner al secondo posto.Rossi, partito dalla seconda fila in griglia, ha dovuto subito inseguire Stoner, scattato in testa al via. Nei primi giri è discorso a tre tra Pedrosa, Stoner e Rossi, poi Stoner passa di forza Pedrosa, imitato subito da Rossi.
L'australiano si scusa per il sorpasso al limite e comincia a segnare una serie di giri veloci, con Rossi che gli rimane incollato.Al quattordicesimo giro Rossi effettua il sorpasso decisivo e ripete quello che già aveva fatto nel 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005: festeggiare il titolo mondiale MotoGP con una vittoria.
Stoner, che si è battuto con onore nel corso di tutta la stagione, torna sul podio dopo tre gare. Non è bastato per impedire a Rossi di conquistare il titolo, ma il pilota australiano è comunque riuscito a ritrovare il suo primo podio nella classe regina in Giappone.
La battaglia per il terzo posto ha visto protagonisti i due piloti spagnoli Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Negli ultimi giri il rookie del team Fiat Yamaha ha attaccato il pilota Repsol Honda e nell'ultimo giro i due sono arrivati a toccarsi.
Dani Pedrosa ha avuto la meglio, interrompendo così l'assenza dal podio che durava da ben 5 GP.Chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto Nicky Hayden e Loris Capirossi. L'italiano non è riuscito a ripetere le belle prestazioni degli ultimi tre anni a Motegi. Completano la top ten Colin Edwards, Shinya Nakano, Andrea Dovizioso e John Hopkins. Unica caduta quella della wildcard Suzuki Kousuke Akiyoshi.

domenica

eccomi qui..oggi giornata di relax..sono stanchissimo.
domani rincomincia una nuova settimana di scuola..per fortuna ancora senza interrogazioni e verifiche..
Il prof Casiraghi ci ha mandato un articolo della provincia di sondrio molto interessante sull'anniversario di google..eccolo:

Sondrio-(casi) Google a servizio del cloud computing Sarà perché anche settembre se ne va con le sue nebbioline che la grande rete ci appare sempre più come un’immensa nuvola (cloud) che avvolge tutto.
Si continua a parlare di Cloud computing come insieme di tecnologie informatiche che permette di ricorrere a risorse distribuite. Ciò che la grande rete consente, in termini di server con memoria e capacità di elaborazione destinate ad un uso personale, si continua a sviluppare attraverso un insieme eterogeneo e distribuito (the Cloud) di applicazioni.
Il Cloud computing (http://wiki.cloudcommunity.org/wiki/Main_Page) prevede: un fornitore di servizi che offre server virtuali, storage, applicazioni complete (in base ai modelli "pay-per-use" e “Saas”), un cliente amministratore del bene informativo che sceglie e configura i servizi (col valore aggiunto dato dallo specifico software applicativo) e l’utente finale (EUC) che utilizza tutti quei servizi che sono stati configurati dall’amministratore.
Un esempio é l’utilizzo di un servizio di memorizzazione (storage) per il backup dei propri dati. In tal caso il cliente provvede a configurare e utilizzare servizi (Services).
In questa nuova veste vengono proposti: posta elettronica personalizzata per le istituzioni, calendari indirizzati a informare la comunità, creazione di documenti online per un uso collaborativo come con il sistema CAS di “calcolatrice in rete” WIRIS (http://tomcat.indire.it/wiris).
Questo interessa fortemente tutte le componenti che vivono la scuola come genitori, studenti e professori ed è già una realtà presente in alcuni atenei ed istituti scolastici del nostro Paese. Si tratta di servizi gratuiti messi a disposizione da Google e non solo per spiegare e far utilizzare a tutti gli strumenti innovativi del cloud computing.
AdWords (https://adwords.google.it), ad esempio, consente a ciascuno di farsi pubblicità. Google Books e Google News Archive raccolgono milioni di pagine, indicizzate, ricercabili sul Web e, pur suscitando dubbi relativi alla centralizzazione della conoscenza, promettono di essere la memoria storica non solo di Google, ma di tutti i suoi utenti.
Netizen interessati ed aziende, ma anche semplicemente professori, studenti e loro familiari possono usufruire di applicazioni e servizi posti da qualche parte nella grande rete, non importa dove. Tale possibilità è garantita indipendentemente dal luogo in cui ci si trova e dal tipo di dispositivo utilizzato.
A fronte dell’aumentato volume di informazioni scambiate e della necessità di migliorare la collaborazione, si dà la possibilità di passare dalle soluzioni proprietarie nelle applicazioni informatiche a quelle offerte in rete.
Si può ricorrere alla condivisione documentale per corsi a distanza e basare sulle e-mail un più stretto coinvolgimento degli studenti nelle varie iniziative poste a lato delle lezioni (come faccio anch’io).
Il primo partner di Google nel cloud computing è proprio Didasca, associazione culturale che opera a Sondrio e che sta coinvolgendo oltre 40 istituti scolastici locali (http://www.didasca.info). Nello sviluppo del settore education la Valtellina certamente non sfigura. SEGNALAZIONI

ciao a domani =)

sabato, settembre 27, 2008

IMPUT = I

OUTUP = O

RAGLIO DELL'ASINO = I O

stupendo..hihi

sabato

Mah ciao..oggi ultimo ultimo giorno di scuola della settimana..be dai almeno domani non mi devo alzare presto..anche perche stase festeggia il copleanno di mia sorella, + 21.. e penso di fare un po tardi..=) ne approfitto intanto per fargli gli auguri..TANTI AUGURI "SORELLINA"..
Comunque oggi la prima ora abbiamo avuto informatica dove pero il prof nn ci ha portato in laboratorio in quanto l'ora del sabato funge da ripasso delle coe fatte durante la settimana..inoltre abbiamo ripassato il teorema di pitagora usando un foglio A4 e uno A3 =)..e ancora ottenendo la radice di 2 senza usare il tasto della calcolatrice..procedimento abbastanza complicato..=)
poi seguito da 2 ore infinite di spiegazione prima di italiano poi di storia..aiuto tantissima roba da portare..poi inglese...e infine tecnica dove il prof mi ha nominato suo aiutante =)..
ora mi preparo x andar a mangiare la pizza..=9
ciao a tutti e buonaserata..

venerdì, settembre 26, 2008

UML

Unified Modeling Language
In ingegneria del software, UML (Unified Modeling Language, "linguaggio di modellazione unificato") è un linguaggio di modellazione e specifica basato sul paradigma object-oriented. Il nucleo del linguaggio fu definito nel 1996 da Grady Booch, Jim Rumbaugh e Ivar Jacobson (detti "i tre amigos") sotto l'egida dello OMG, che tuttora gestisce lo standard di UML. Il linguaggio nacque con l'intento di unificare approcci precedenti (dovuti ai tre padri di UML e altri), raccogliendo le best practices nel settore e definendo così uno standard industriale unificato.
UML svolge un'importantissima funzione di lingua franca nella comunità della progettazione e programmazione a oggetti. Gran parte della letteratura di settore usa UML per descrivere soluzioni analitiche e progettuali in modo sintetico e comprensibile a un vasto pubblico.
L'ultima versione del linguaggio, la 2.0, è stata consolidata nel 2004 e ufficializzata da OMG nel 2005. UML 2.0 riorganizza molti degli elementi della versione precedente (1.5) in un quadro di riferimento ampliato e introduce molti nuovi strumenti, inclusi alcuni nuovi tipi di diagrammi. Sebbene OMG indichi UML 2.0 come la versione "corrente" del linguaggio, la transizione è di fatto ancora in corso; le stesse specifiche pubblicate da OMG sono ancora non completamente aggiornate e il supporto dei tool a UML 2.0 è, nella maggior parte dei casi, appena abbozzato.
Applicazioni
Di per sé, UML è solo un linguaggio di modellazione, e non definisce alcuna specifica metodologia per la creazione di modelli (o alcun processo software). UML può quindi essere utilizzato nel contesto di diversi approcci metodologici. La OMG gestisce uno standard metodologico, correlato a UML ma proposto come specifica indipendente, detto RUP.
UML consente di costruire modelli object-oriented per rappresentare domini di diverso genere. Nel contesto dell'ingegneria del software, viene usato soprattutto per descrivere il dominio applicativo di un sistema software e/o il comportamento e la struttura del sistema stesso. Il modello è strutturato secondo un insieme di viste che rappresentano diversi aspetti della cosa modellata (funzionamento, struttura, comportamento, e così via), sia a scopo di analisi che di progetto, mantenendo la tracciabilità dei concetti impiegati nelle diverse viste. Oltre che per la modellazione di sistemi software, UML viene non di rado impiegato per descrivere domini di altri tipi, come sistemi hardware, strutture organizzative aziendali, processi di business.
Lo standard UML, gestito da OMG, definisce una sintassi e delle regole di interpretazione; non si tratta quindi di una metodologia di progettazione e per questo motivo può essere adottato con diverse metodologie o in ambiti diversi da quello informatico. UML = FDP

Caratteristiche generali
La notazione UML è semi-grafica e semi-formale; un modello UML è costituito da una collezione organizzata di diagrammi correlati, costruiti componendo elementi grafici (con significato formalmente definito), elementi testuali formali, ed elementi di testo libero. Ha una semantica molto precisa e un grande potere descrittivo.
Il linguaggio è stato progettato con l'obiettivo esplicito di facilitare il supporto software alla costruzione di modelli e l'integrazione di questo supporto con gli ambienti integrati di sviluppo. OMG, in particolare, gestisce una famiglia di standard correlata a UML, detta Model Driven Architecture (MDA), che ha lo scopo di fornire le fondamenta concettuali e semantiche per lo sviluppo di ambienti evoluti di roundtrip engineering in cui la modellazione UML, in qualche misura, possa sostituire di fatto la programmazione tradizionale. Sebbene questo obiettivo sia ancora da raggiungere, molti IDE comprendono strumenti di modellazione in UML e forniscono meccanismi automatici di traduzione parziale dei diagrammi UML in codice e viceversa. Viceversa, molti ambienti software dedicati alla modellazione in UML consentono di generare codice in diversi linguaggi.
UML è un linguaggio di modellazione general purpose, che fornisce concetti e strumenti applicabili in tutti i contesti. Poiché particolari domini applicativi o famiglie di applicazioni potrebbero aver bisogno di concetti ulteriori e specifici, UML fornisce un meccanismo standard che consente di estendere il linguaggio. Una estensione di UML per un particolare contesto viene detta un profilo UML.
Aspetti della modellazione
UML consente di descrivere un sistema secondo tre aspetti principali, per ciascuno dei quali si utilizzano un insieme di tipi di diagrammi specifici (che possono poi essere messi in relazione fra loro):
il modello funzionale (functional model) rappresenta il sistema dal punto di vista dell'utente, ovvero ne descrive il suo comportamento così come esso è percepito all'esterno, prescindendo dal suo funzionamento interno. Questo tipo di modellazione corrisponde, in ingegneria del software, all'analisi dei requisiti. La modellazione funzionale utilizza gli Use Case Diagram (diagrammi dei casi d'uso).
il modello a oggetti (object model) rappresenta la struttura e sottostruttura del sistema utilizzando i concetti object-oriented di classe, oggetto, le relazioni fra classi e fra oggetti. In ingegneria del software, questo tipo di modellazione può essere utilizzata sia nella fase di analisi del dominio che nelle varie fasi di progetto a diversi livelli di dettaglio. Utilizza class diagram (diagrammi delle classi), object diagram (diagrammi degli oggetti), e deployment diagram (diagrammi di deployment).
il modello dinamico (dynamic model) rappresenta il comportamento degli oggetti del sistema, ovvero la loro evoluzione nel tempo e le dinamiche delle loro interazioni. È strettamente legato al modello a oggetti e viene impiegato negli stessi casi. Utilizza i sequence diagram (diagrammi di sequenza), gli activity diagram (diagrammi delle attività) e gli statechart diagram (diagrammi degli stati).
da wikipedia.org

venerdì

ciao..eccomi appena arrivato a casa dopo 9 ore di scuola..pero dai passate veloci..al pomeriggio abbiamo avuto la prima lezione di educazione fisica col nuovo prof..(longhini)..a prima impressiona sembra simpatico..anche perchè non ci ha fatto fare quasi niente =)=)..
Poi le ultime 2 ore abbiamo avto informatica dove il prof ci ha fatto vedere e spiegato il modo di aumentare una variabile, prima con i diagrammi di flusso e infine con pascal..inoltre ci ha detto che avremo un pc portatile tutto nostro a scuola..stupendo..
insomma giornata leggerina..
ora vi saluto..
ciao ciao a domani =)

giovedì, settembre 25, 2008

giovedi

ciao..oggi seconda ora con la nuova prof di inglese...all'apparenza sembra simpatica e brava..ma l'apparenza inganna..speriamo abbia ragione..
poi economia politica dove abbiamo studiato il passato della "m oneta" dall'inizio della sua introduzione fino alla banconota..molto interessante..poi 2 orette di matematica..e alla fine come ciliegina sulla torta una bella ora di ragioneria passata a studiare ancora partita doppia..difficilissima da capire..ma ci dobbiamo riuscire purtroppo..
domani giornata intera con un pomeriggio di 4 ore..aiuto!!!
a domani..
ciaociao

mercoledì, settembre 24, 2008

mercoledi

ciao...Oggi a scuola diritto, 2 ore di supplenza dova mancava il professor Pellegrini di tecnica e nela supplenza abbiamo avuto 1 ora di La Salvia di diritto nel corso igea e un'ora da soli senza nessuno..poi matematica e storia...insomma giornata bella..=)
oggi vado a tagliare i capelli..peccato mi ci ero affezionato..=)..
a domani.
ciao ciao

martedì, settembre 23, 2008

martedi

ciao raga..sono appena tornato a casa..oggi abbiamo avuto il primo pomeriggio dell'anno, solo 2 orette: italiano e inglese..
la mattina passata veloce se non per le ultime 2 ore che abbiamo avuto il test d'ingresso di ragioneria..aiuto spero sia andato bene..ma bo..vedremo poi..=)
in informatica abbiamo ancora fatto ripasso in particolare sui flow chart (diagrammi di flusso), poi ripassato il case of e il for gia trattato nella scorsa lezione..

ADT= astract date type
ISO= international standard organization

ora vi lascio con un appunto qui sotto...a domani =))
ciaoo!!

PUNTATORE
In programmazione, i puntatori sono valori di tipi speciali che rappresentano indirizzi di memoria di elementi del linguaggio di un determinato tipo come variabili, oggetti e altre strutture dati o, in alcuni casi, sottoprogrammi. In generale, i puntatori sono un meccanismo che consente l'indirizzamento indiretto nei linguaggi di programmazione ad alto livello; fra le applicazioni specifiche vi sono la creazione di strutture dati dinamiche e la simulazione del passaggio di parametri per riferimento nei linguaggi che consentono solo il passaggio di parametri per valore.
Un concetto strettamente legato ai puntatori è quello di riferimento o reference.
Tipi di puntatore
Nei linguaggi tipizzati, ogni puntatore ha un tipo ben definito, derivato dal tipo dell'oggetto puntato. Così, l'indirizzo di memoria di una variabile di tipo "numero intero" si dirà essere di tipo "puntatore a numero intero", e questo sarà considerato dal linguaggio come un tipo distinto da "puntatore a carattere" o altri tipi puntatore. Il tipo dell'oggetto puntato viene spesso detto tipo base del puntatore (con terminologia analoga a quella usata per gli array). I tipi puntatori possono essere impiegati anche nella dichiarazione di variabili (o in altri contesti analoghi).

Operazioni sui puntatori
L'operazione fondamentale che si può eseguire su un valore di tipo puntatore viene detta dereferenziazione (dereferencing) oppure operazione di risoluzione del riferimento; è rappresentata da un operatore unario che, applicato a un puntatore, produce come risultato l'oggetto puntato.

Un'altra operazione piuttosto comune relativa ai puntatori (non fornita da tutti i linguaggi) consente di ottenere un puntatore a una data variabile, ovvero calcolarne l'indirizzo; l'operatore corrispondente (anch'esso unario) viene spesso detto "operatore indirizzo-di". In C e in C++ questo operatore è rappresentato dal simbolo "&":pn = &n;

assegna al puntatore pn l'indirizzo della variabile n. Finché pn manterrà tale valore, qualsiasi uso del puntatore derefenziato, come*pn = 4;

avrà effetto sulla variabile n puntata da pn.
Alcuni linguaggi (in particolare della famiglia del C) forniscono un insieme supplementare di operazioni sui valori di tipo puntatore, pensati soprattutto per la navigazione all'interno di array; essi vanno sotto il nome di aritmetica dei puntatori.
I puntatori possono essere usati anche per chiamare funzioni, in tal caso si parla di puntatori a funzione.
Supponiamo di avere 2 funzioni:
int f1(double);
int f2(double);

allora è possibile creare un puntatore a funzione in questa maniera:int (*pfunz)(double);
A questo punto, si può decidere di far puntare il puntatore pfunz o alla prima funzione f1, o alla seconda funzione f2:
if (condizione)
pfunz = f1;
else
pfunz = f2;

Per invocare la funzione, basta dereferenziare il puntatore:int ris = pfunz(4.2);
Tutto questo meccanismo è valido solo se le funzioni hanno lo stesso tipo di ritorno e lo stesso numero di parametri dello stesso tipo.

Applicazioni
L'uso di puntatori è spesso necessario per costruire strutture dati dinamiche (dalla forma non prevedibile a priori e/o variabile nel tempo) come grafi, alberi, liste e così via.
Un'altra applicazione classica dei puntatori consiste nel simulare il passaggio di parametri per riferimento in quei linguaggi che dispongono solo di passaggio di parametri per valore.

lunedì, settembre 22, 2008

ARRAY

Un array[1] o vettore è una struttura dati complessa usata in molti linguaggi di programmazione e chiaramente ispirata alla nozione matematica di vettore. Più precisamente, l'array è in genere classificato come un costruttore di tipo: in altre parole, esso consente di definire nuovi tipi di dati a partire da (come aggregati di valori di) tipi preesistenti.
Si può immaginare un array come una sorta di casellario, le cui caselle sono dette celle dell'array stesso. Ciascuna delle celle si comporta come una variabile tradizionale; tutte le celle sono variabili di uno stesso tipo preesistente, detto tipo base dell'array. Si parlerà perciò di tipi come "array di interi", "array di stringhe", "array di caratteri" e così via. In alcuni linguaggi, la dimensione dell'array (ovvero il numero celle di cui esso è composto) viene considerato parte della definizione del tipo array; in tal caso, si parlerà più precisamente di tipi come "array di 100 caratteri" o "array di 10 interi".
Ciascuna delle celle dell'array è identificata da un valore di indice. L'indice è generalmente numerico e i valori che gli indici possono assumere sono numeri interi contigui che partono da 0 o da 1. Si potrà quindi parlare della cella di indice 0, di indice 1, e, in generale, di indice N, dove N è un intero compreso fra 0 (o 1) e il valore massimo per gli indici dell'array.
Ecco un esempio, che si serve della sintassi C (simile, comunque, a quella di molti altri linguaggi) per definire e valorizzare un array:

int vettore[10]; // definisce "vettore" come array di 10 elementi interi
vettore[0] = 0; // assegna il valore "0" alla cella di indice 0
vettore[1] = 1;
vettore[2] = 1;
vettore[3] = 2;
vettore[4] = 3;

(Il vettore sopra indicato contiene i primi cinque numeri di Fibonacci).
Alcuni linguaggi ammettono indici di tipo non numerico, per esempio stringhe. Si parla in questo caso di hash table, o di array associativo, perché ogni valore stringa utilizzato come indice viene associato a un valore dell'array. Vediamo un esempio in linguaggio PHP:$persona["nome"] = "Mario";
$persona["cognome"] = "Rossi";
$persona["eta"] = 32;
Come si vede, l'esempio è molto simile al precedente; l'unica differenza rilevante (se si esclude una piccola differenza puramente sintattica tra i linguaggi) è che l'indice dell'array è di tipo stringa. Inoltre, il lettore esperto potrà osservare che in PHP non esiste il vincolo di un "tipo base" fissato per tutte le celle dell'array: alle prima due è stata assegnata una stringa, alla terza un numero intero.
È infine da segnalare che un array (sia esso associativo o meno) può avere più di una dimensione. Nel caso un array abbia più dimensioni (specialmente nel caso bidimensionale), esso viene spesso definito "matrice". La differenza è che una matrice ha due (o più) indici (ogni indice è una dimensione) e ogni elemento è identificato dalla combinazione di valori di tutti gli indici del vettore.
Ecco un esempio:

$persona[0]["nome"] = "Mario";
$persona[0]["cognome"] = "Rossi";
$persona[1]["nome"] = "Giorgio";
$persona[1]["cognome"] = "Bianchi";

In questo caso ogni valore corrisponde a una caratteristica di una certa persona. Il primo indice, in questo caso numerico, identifica una persona. Il secondo indice, in questo caso una stringa, indica la caratteristica in questione. Di conseguenza per accedere a un elemento non è sufficiente il primo indice, perché non indica quale caratteristica ci serve; ma nemmeno il secondo, perché non indica a quale persona ci stiamo riferendo. È dunque la combinazione di entrambi gli indici a identificare un valore.
Un array a due dimensioni è visualizzabile come una tabella, in cui la prima colonna contiene i valori di un indice, la prima riga i valori di un altro indice e le singole celle i vari elementi. Per gli stessi principi, se ha tre dimensioni è visualizzabile come un cubo. Una matrice potrebbe contenere anche più di tre indici, ma ciò avviene solo in casi molto particolari, per esempio in applicazioni scientifiche o di datawarehousing

Array e strutture di controllo
La maggior parte dei programmi che utilizzano array si servono della struttura di controllo "cicli for" per attraversare gli array, ovvero per accedere sequenzialmente alle celle. Il ciclo for si presta molto naturalmente all'uso combinato dell'array proprio perché consente di specificare un tipo particolare di iterazione di un certo insieme di istruzioni, controllato da un indice che assume un insieme di valori solitamente interi e contigui. Per esempio, il codice Java per stampare i contenuti di un array di 100 interi potrebbe essere come segue:

for(int i=0; i<100; i=i+1) // per i crescente con passo 1 da 0 a 99
System.out.println(vettore[i]); // stampa la i-esima cella

da wikipedia.org

lunedi 22 settembre

eccoci qui al primo giorno d'autunno..un po troppo freddo pero =)..
oggi a scuola finalmente siamo andati in laboratori a testare i nuovi computer..bellissimi..e devo dire molto piu veloci di quelli di prima..col prof casiraghi abbiamo fatto un ripasso delle cose di terza..ci voleva proprio per rinfrescarsi un po la memoria..nelle altre materie tutto normale ripasso o inzio del programma di quarta..=)
ora vi lascio con una parola detta tante volte in queste ultime lezioni di informatica..=)
ciao a tutti...

equinozio d'autunno

equinozio d'autunno

La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale". Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni di ogni anno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata. Per definire esattamente la lunghezza del giorno, l'alba comincia quando il sole ha superato di metà l'orizzonte e il tramonto finisce quando il sole è di metà sotto l'orizzonte. Usando questa definizione, la lunghezza del dì è esattamente 12 ore. Agli equinozi, il sole sorge all'esatto est e tramonta all'esatto ovest.
Nell'emisfero settentrionale, l'equinozio di marzo (che cade il 20 o 21 Marzo) è l'equinozio di primavera, e l'equinozio di settembre (che cade il 22 settembre) è l'equinozio d'autunno; nell'emisfero meridionale, questi termini sono invertiti.
Gli equinozi possono essere considerati anche come punti nel cielo. Anche se la luce diurna nasconde le altre stelle, rendendo difficile vedere la posizione del sole rispetto agli altri corpi celesti, il Sole ha una posizione definita relativa alle altre stelle. Mentre la Terra gira attorno al sole, l'apparente posizione del Sole si sposta di un intero cerchio nel periodo di un anno. Questo cerchio è chiamato eclittica, ed è anche il piano dell'orbita della Terra proiettato sulla sfera celeste. Gli altri pianeti visibili ad occhio nudo come Venere, Marte e Saturno, sembrano muoversi lungo l'eclittica poiché le loro orbite sono su un piano simile a quello della Terra.
L'altro cerchio nel cielo è l'equatore celeste, o la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste. Poiché l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto al piano dell'orbita, l'equatore celeste è inclinato rispetto all'eclittica. Due volte l'anno, il sole incrocia il piano dell'equatore terrestre. Questi due punti sono gli equinozi.
Il punto dell'equinozio di primavera del nostro emisfero è anche chiamato punto vernale (g), punto dell'Ariete o punto gamma (γ). Mentre quello dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia (ω). A causa della precessione degli equinozi questi punti non si trovano più nella costellazione da cui prendono il nome.
L'istante nel quale il Sole passa attraverso ogni punto di equinozio può essere calcolato accuratamente, così l'equinozio è un particolare istante, piuttosto che un giorno intero.

Equinozio d'autunno
All'equatore il Sole sorge in circolo verticale dall'orizzonte est fino allo zenit, e poi tramonta in circolo verticale dallo zenit all'orizzonte ovest.
Al Tropico del Cancro il Sole passa a sud, dove giunge alla sua massima altitudine per quel giorno che è 66°33'
Al Tropico del Capricorno il Sole passa a nord, dove giunge alla sua altitudine massima per quel giorno che è 66°33'
Al polo nord il Sole passa da un dì lungo 6 mesi ad una notte lunga 6 mesi.
Al polo sud il Sole passa da una notte lunga 6 mesi ad un dì lungo 6 mesi.

domenica, settembre 21, 2008

domenica

ciao a tutti..oggi giornata bella ma molto fredda..ormai si sta avvicinando l'inverno..:(:(..

cmq oggi c'è stata la fiera a sondrio..pieno di gente..quindi un bel giretto tanto per vedere un po cosa cera o se da comprare qualcosa e poi a casa( al caldo) :)..
domani rincomincia una nuova settimana di scuola con l'orario nuovo..uff 2 pomeriggi uno da 2 ore e uno da 4..va bè dai almeno nn sono pesanti come materie..
ora vi lascio ci sentiamo domani..
ciao ciao...

basic

BASIC
In informatica il BASIC (un acronimo per Beginner's All purpose Symbolic Instruction Code cioè "Codice di istruzioni simboliche di uso generale per principianti") è un linguaggio di programmazione ad alto livello sviluppato a partire dal 1963 nell'Università di Dartmouth (Dartmouth College) per il calcolatore GE-225. Ne furono coinventori i professori John George Kemeny e Thomas Eugene Kurtz. Il primo programma in BASIC "girò" il 1º maggio 1964, alle ore 4:00.
Il BASIC (almeno nelle versioni di Kemeny e Kurtz, che costituiscono il cosiddetto Dartmouth BASIC) fu progettato per essere un linguaggio semplice da imparare. Per questo si differenziò dalla maggior parte dei linguaggi suoi coetanei enfatizzando la semplicità d'uso piuttosto che la potenza espressiva. Nacque infatti, come dice il suo nome, per poter essere usato anche da principianti (il 75% degli studenti dell'Università di Dartmouth era iscritto a facoltà umanistiche). Le istruzioni erano poche e non complesse. Il BASIC offriva inoltre (non per scelta degli autori, ma solo perché era figlio del suo tempo) pochi costrutti strutturati, quindi orientati alla creazione di programmi chiari e comprensibili. Fu pensato inoltre come un linguaggio algoritmico, adatto cioè a programmare algoritmi.
Il BASIC fu anche progettato per essere un linguaggio facilmente trasportabile su calcolatori diversi dal GE-225 su cui giravano le prime versioni. Concepito e realizzato originariamente come compilatore, molte delle sue versioni più note fanno tuttavia uso di interpreti.
Una delle più famose versioni è il Microsoft BASIC, sviluppato da Bill Gates e Monte Davidoff per l'Altair 8800, poi evolutasi nel GW-BASIC per il primo MS-DOS. Negli anni dei primi microcomputers, tra cui il famoso Commodore 64, il linguaggio BASIC faceva parte del firmware della macchina.
Con gli anni il BASIC ha subito notevoli evoluzioni e cambiamenti, diventando un linguaggio strutturato con potenzialità molto simili a quelle di altri linguaggi evoluti per professionisti. Le numerose versioni attuali del BASIC affiancano ai concetti originari nuovi concetti, quali la gestione degli oggetti, la ricorsività, la strutturazione, ecc. (v. ad esempio Visual Basic o REALbasic).
Programmi usati
In ambiente Microsoft Windows per programmare in linguaggio Basic è molto usato REALBasic che cerca di rispecchiare il più possibile la controparte di Microsoft. In ambiente GNU/Linux è senza ombra di dubbio il software OpenSource Gambas il migliore per programmare in Basic. Con esso è possibile creare dai più piccoli programmi ai programmi più complessi. Permette inoltre di sviluppare l'interfaccia di un programma sia utilizzando le GTK, quindi programmi integrati perfettamente nel desktop manager Gnome sia utilizzando le Qt perfette per l'integrazione in KDE. Il programma è distribuito sotto licenza GNU ed è completamente gratuito.

venerdì, settembre 19, 2008

venerdi

mah ciao...oggi giornata abbastanza leggera..prima ora informatica, seconda ora storia, le terza matematica e la 4 ragioneria..=)

in informatica abbiamo corretto insieme il programma in pascal sulla maestra cattiva e quello sulla susy..eccoveli:


MAESTRA CATTIVA:


program mestra;
const inizio=3000; fine=6000; passo=3;

var n,k:integer;
begin
n:=(fine-inizio) div passo;
for K:=0 to n
do write(inizio+k*passo:5);
end.
valentinotti mattia 19/09/2008


SUSY :


program Susi;
var G,S,Q,R:integer;
begin
G:=73;
S:=0;
repeat
Q:=G div 2;
inc(S,Q);
R:=G mod 2;
G:=Q+R;
until G=1;
writeln(S);
end.

valentinotti mattia 19/9/2008

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infine il prof ci ha citato un grandissimo matematico : Évariste Galois,eccovi un po della sua storia...ciao e a domani..
EVARISTE GALOIS


Évariste Galois (Bourg-la-Reine, 25 ottobre 1811Parigi, 31 maggio 1832) è stato un matematico francese.
Ragazzo prodigio, poco più che adolescente riuscì a determinare un metodo generale per scoprire se una equazione è risolvibile o meno con operazioni quali somma, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevazione di potenza ed estrazione di radice, risolvendo così un problema della matematica vecchio di millenni.
Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome, la Teoria di Galois appunto, un'importante branca dell'algebra astratta. È stato anche il primo ad utilizzare il termine gruppo in matematica per definire un insieme di possibili permutazioni di elementi, ed ha definito i gruppi che portano il suo nome: i gruppi di Galois.
Galois era un fervente repubblicano, ed è famoso un suo brindisi al Re con in mano un coltello. Questo brindisi lo portò in prigione e solo grazie a degli amici che testimoniarono a suo favore riuscì ad essere scarcerato.
Morì per una ferita allo stomaco riportata in un duello, a soli vent'anni di età.
Gli studi
Nel 1828 cercò di essere ammesso all'École polytechnique ma fallì l'esame d'ammissione. Ritentò l'anno successivo ma venne nuovamente bocciato, sempre all'esame d'ammissione.
Leggenda vuole che considerasse gli esercizi di matematica banali e non interessanti e che quindi si rifiutasse di risolverli; esasperato dall'esaminatore che gli voleva imporre di risolvere quegli esercizi, egli gli avrebbe scagliato contro il cancellino utilizzato per pulire la lavagna. È più probabile che il giovane studente si fosse semplicemente rifiutato di giustificare affermazioni e passaggi che a suo dire erano banali. Sicuramente — secondo gli storici — ad influenzare pesantemente il suo comportamento potrebbe essere stato il suicidio del padre.
La memoria di Galois sulla teoria delle equazioni fu proposta diverse volte per la pubblicazione, ma non venne mai pubblicata mentre lui era in vita.
Inizialmente il matematico fece pervenire la sua memoria a Cauchy. Questi la esaminò e gli disse di modificarla dato che coincideva in alcuni punti con un lavoro di Abel. Galois modificò la memorie e la inviò a Fourier verso l'inizio del 1830 per poter competere al Gran Premio indetto dall'Accademia. Sfortunatamente Fourier morì e della memoria si persero le tracce. Il premio fu assegnato ad Abel e a Jacobi. Nonostante la scomparsa dello scritto, Galois pubblicò quell'anno tre lavori dove gettò le basi della sua teoria.
Nel gennaio 1831, Galois inviò al matematico Poisson un breve riassunto dei suoi lavori chiedendogli di presentare il suo lavoro all'Accademia. Nello stesso anno, mentre era in carcere (era un rivoluzionario convinto), Galois ricevette la risposta di Poisson: questi rifiutava il lavoro, affermando che l'esposizione non era chiara ed era impossibile analizzarne con chiarezza la rigorosità, e lo invitava a lavorare per rendere il lavoro più rigoroso e comprensibile.
Si è molto discusso sull'importanza di quel lavoro e sul perché un matematico intelligente come Poisson non sia stato in grado di riconoscere il valore della memoria. Alcuni argomentano che Poisson riceveva moltissimi lavori da esaminare e probabilmente la difficoltà del manoscritto e la sua contorta esposizione lo hanno dissuaso da uno studio attento; bisogna tuttavia notare che altri matematici (come per esempio Cauchy), pur non comprendendo a pieno il lavoro di Galois, riconobbero in esso grandi potenzialità.

La morte
Galois morì durante un duello, combattuto per salvare l'onore di una donna che il giovane amava. Vi sono altre versioni che accusano la polizia segreta del Re della responsabilità del duello affermando che la motivazione dell'onore fu solo una copertura per nascondere un omicidio politico.
Quale sia la vera versione non è noto. È certo invece che Évariste fosse sicuro di morire durante quel duello, al punto che passò tutta la notte precedente a cercare di sistemare i suoi lavori matematici e in questi vi sono delle annotazioni in cui afferma che gli manca il tempo per un'esposizione più completa e chiara.
Il 30 maggio 1832 di prima mattina veniva colpito da un proiettile all'addome e il giorno seguente moriva (probabilmente di peritonite) all'ospedale di Cochin. Le sue ultime parole, dette a suo fratello Alfred furono: «Non piangere! Ho bisogno di tutto il mio coraggio per morire a vent'anni».
I contributi matematici di Galois furono alla fine pubblicati nel 1843 da Joseph Liouville che, ricevuto il manoscritto, lo lesse attentamente e lo sistemò per rendere l'esposizione più semplice. Liouville dichiarò che effettivamente Galois aveva risolto il problema proposto e in seguito risolto da Abel. Il manoscritto fu pubblicato nel numero di ottobre-dicembre sul "Giornale di Matematica pura e applicata".

giovedì, settembre 18, 2008

EeE Il bLoG ToRnAvA CoMe nUoVo!!!!!!!!!!!!

giovedi

eccoci qui..Oggi ho fatto il test di ingresso di Tecnica..non so come sia andato ma fa niente almeno x il primo non ce votot...in diritto abbiamo iniziato il nuovo programma(gia noiso adesso).
In informatica, il prof ci ha ridato i risultati dell'articolo Zainet e Knol e poi ci ha spiegato un modo un po piu diciamo complicato per risolvere un quesito come quello della Susi..e per compito abbiamo da svolgere 2 programmi in pascal...proviamo almeno a farli...
a domani..
ciao a tuch!!!!!!

martedì, settembre 16, 2008

lunedì, settembre 15, 2008

lunedì

ciao..buon inizio settimana per quanto riguarda la scuola..la prima ora in informatica col prof abbiamo corretto insieme il quesito della susy dove ci ha fatto vedere un'altro modo per risolverlo..la seconda in tecnica il prof ci ha illustrato il programma che faremo qust'anno e deciso la data per il test d'ingresso..le terza in matematica abbiamo parlato tutta la lezione della funzione (noiosissima), all'ultima con ragioneria abbiamo fatto alcuni esercizi..si non male come inizio settimana =)...
a domani..
ciaociao

domenica, settembre 14, 2008

CHROME

CHROME
Chrome è un browser open source basato su WebKit e sviluppato da Google. È stato annunciato il 1º settembre 2008 con un fumetto di Scott McCloud distribuito sotto licenza Creative Commons.[1] L'annuncio è stato poi ripreso dal blog ufficiale di Google.[2]
La prima distribuzione di tipo beta, disponibile inizialmente solo per la piattaforma Windows, è iniziata il 2 settembre 2008 e disponibile in 43 lingue.
Funzioni Principali
Gli obiettivi principali erano i miglioramenti nella sicurezza, velocità e stabilità rispetto ai browser esistenti. Ci sono stati anche notevoli cambiamenti all'interfaccia utente rispetto agli standard precedenti.

Sicurezza
Blacklist
Chrome periodicamente scarica gli update per phishing e malware e avvisa gli utenti quando cercano di visitare un sito pericoloso. Questo servizio è inoltre reso disponibile per altri utilizzando una API pubblica. Nel mantenere queste blacklist, google avvisa anche i proprietari dei siti che potrebbero non essere a conoscenza della presenza di pagine pericolose.
Incognito
È presente la possibilità di aprire schede o finestre nella modalità in incognito che non lascia sul computer nessuna traccia dei siti visitati: non vengono salvati nè nella cache, nè nella cronologia e vengono eliminati i cookie. Questa funzione non è comunque una novità assoluta: è già stata implementata in Apple Safari ed in Microsoft Internet Explorer 8.
Sandboxing
Ogni scheda di navigazione in Chrome è isolata in una "sandbox" in modo che il malware non si possa installare e che non possa compromettere le altre schede. Questi processi inoltre non possono scrivere files e neanche leggere files da aree importanti come le cartelle Documenti o dal Desktop.

Velocità
Javascript
La virtual machine di Javascript è stata completamente riscritta. Le implementazioni esistenti erano state progettate per piccoli programmi dove le prestazioni e l'interattività non erano così importanti. Ma applicazioni come gmail usano i web browser al massimo, e la nuova virtual machine Javascript (denominata "V8") è estremamente più veloce.

Stabilità
Multiprocesso
Chrome esegue ogni scheda o Plugin in processi separati; questo evita alle varie attività di interferire l'un l'altra migliorando sicurezza e stabilità complessiva.
Task Manager
Chrome contiene un Task Manager che permette di controllare quali siti stanno utilizzando più memoria, banda e cpu e consente di chiuderli.

Interfaccia
L'interfaccia principale include le icone indietro, avanti, ricarica, preferito e vai. Le opzioni sono simile a Safari, mentre la posizione dei settaggi è simile ad Internet Explorer 7/8.
Gears
Chrome include Google Gears che aggiunge il supporto offline a molte applicazioni web.
Pagina Nuova Scheda
Quando si crea una nuova scheda viene aperta la Pagina Nuova Scheda. Mostra le miniature dei nove siti più visitati e più cercati, le pagine inserite nei preferiti di recente e le schede chiuse di recente. Una funzione simile è stata introdotta già da Opera.
Omnibox
L'Omnibox è la barra degli indirizzi presente sotto l'elenco delle schede; include la funzionalità di autocompletamento ma soltanto di quegli indirizzi che sono stati scritti a mano e non di tutti i link presenti, include inoltre suggerimenti di ricerca, le pagine più visitate, le più popolari (non visitate) e una ricerca nella cronologia.
Popup
Le finestre Popup sono confinate nella scheda da dove provengono e non appariranno mai al di fuori a meno che l'utente non li trascini fuori intenzionalmente.
Schede
Le schede sono il componente primario dell'interfaccia utente di Chrome e sono state spostate sopra i comandi invece che sotto come negli altri browser. Le schede possono essere trasferite facilmente in una finestra di Chrome separata semplicemente trascinandoli fuori.
Applicazioni web
Le applicazioni web possono essere lanciate nella loro finestra indipendente senza la barra degli indirizzi e ricerche Omnibox e, volendo, partendo da un'icona sul desktop portando la pagina ad assomigliare ad un vero e proprio programma ma non più installato sul proprio PC bensì scaricato dalla rete.
Barra di stato
Non c'è nessuna barra di stato visualizzata in fondo allo schermo; comunque, quando il mouse passa sopra ad un link, l'indirizzo viene visualizzato in una piccola finestra in basso a sinistra.
Ridimensionamento della pagine
Al contrario delle ultime versioni di Firefox e Internet Explorer che consentono all'utente di modificare le dimensioni dell'intera pagina con un comodo zoom, Chrome permette soltanto l'ingrandimento o la riduzione del testo.

domenica

ciao..scusate se ieri non ho aggiornato il blog ma non sono riuscito in quanto non ero a casa..comunque ieri è stata una giornata abbastanza leggera a parte aver incominciato l'umanesimo in italiano ovviamente =)..per il resto ancora niente..in informatica il prof ci ha fatto correggere l'articolo che abbiamo dovuto completare e ci ha dato un altro articolo che per compito dobbiamo leggere a casa, poi ci ha ritirato il 'quesito della susy' per correggerlo..(speriamo sia giusto), ed infine ci ha detto di scaricare un nuovo motore di ricerca "CHROME",scritto tutto qui sopra.
Ora vi lascio..a domani..ciao ciao =)

venerdì, settembre 12, 2008

Daniel Pennac

Daniel Pennac
pseudonimo di Daniel Pennacchioni (Casablanca, 1º dicembre 1944), è uno scrittore francese.
Già autore di libri per ragazzi, nel 1985, comincia - in séguito ad una scommessa fatta durante un soggiorno in Brasile - una serie di romanzi che girano attorno a Benjamin Malaussène, capro espiatorio di "professione", alla sua inverosimile e multietnica tribù, composta di fratellastri, sorelle veggenti, madre sempre innamorata e incinta, e a un quartiere di Parigi, Belleville.
Nel 1992, Pennac ottiene un grande successo con Come un romanzo, un saggio a favore della lettura.
« L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire. »
Evita scritti autobiografici, per non tradire l'intimità familiare, e si è autoimposto che, in ogni romanzo, debba avvenire sempre una nascita importante.

Biografia
Nato in una famiglia di militari, passa la sua infanzia in Africa, nel sud-est asiatico, in Europa e nella Francia meridionale. Ha vissuto in Etiopia, in Algeria e nell'Africa equatoriale. Ha fatto anche il mozzo lungo la Costa d'Avorio.
Pessimo allievo, solo verso la fine del liceo ottiene buoni voti, quando un suo insegnante comprende la sua passione per la scrittura e, al posto dei temi tradizionali, gli chiede di scrivere un romanzo a puntate, con cadenza settimanale.
Ottiene la laurea in lettere, all'Università di Nizza, diventando contemporaneamente insegnante e scrittore.
La scelta di insegnare, professione svolta per ventotto anni, a partire dal 1970, gli serviva inizialmente per avere più tempo per scrivere, durante le lunghe vacanze estive. Da sùbito, però, Pennac si appassiona alla sua professione di insegnante.
Inizia l'attività di scrittore con un pamphlet contro l'esercito (Le service militaire au service de qui?, 1973), in cui descrive la caserma come un luogo tribale, che poggia su tre grandi falsi miti: la maturità, l'uguaglianza e la virilità. In tale occasione, per non nuocere a suo padre, militare di carriera, assume lo pseudonimo Pennac, contrazione del suo cognome anagrafico Pennacchioni.
Abbandona la saggistica, in séguito all'incontro con Tudor Eliad, con il quale scrive, alla fine degli anni settanta, due libri burleschi di fantapolitica (Les enfants de Yalta, 1977, e Père Noël, 1979) di scarso successo commerciale. Successivamente, decide di scrivere racconti per bambini.
Nel 1980, si reca per un anno in Brasile, dove abbozza metà di un romanzo, di cui riprenderà le idee anni dopo, scrivendo Messieurs les enfants (1997). Ma, soprattutto, scopre il romanzo giallo, leggendo Louis Berretti di Henderson D. Clark. In séguito, scommettendo contro amici che lo ritenevano incapace di scrivere un romanzo giallo, scrive Au bonheur des ogres (Il Paradiso degli Orchi), pubblicato nel 1985, per una nota collana di romanzi gialli, dal quale nasce involontariamente la serie di Belleville. La casa editrice Gallimard ha poi spostato i romanzi gialli dalla collana dei romanzi polizieschi alla collana di narrativa.
È sposato dal 1979 con l'architetto Juliette, con la quale ha due figli e vive nel quartiere di Belleville.
Premi e onorificenze
Nel 2002, ha ricevuto il Premio Grinzane Cavour.
Nel 2005, è stato insignito della Legion d'onore per le arti e la letteratura.
Nel 2007, ha ricevuto il Premio Renaudot.

da wikipedia.org

2 giorno

ciao a tutti...oggi mattinata poco pesante a parte che abbiamo incominciato un ripasso con la prof di ragioneria..in informatica il prof casiraghi ci ha ridato l 'mani' che avevamo disegnato ieri e ci ha dato un foglio dove vi era un articoloo e noi dovevamo completarlo con dele parole che mancavano..poi ci ha dato la fotocopia di una pagina della settimana enigmistica "il quesito della susy" che cercheremo di risolvere per domani =)..ora provo...ciao a tutti a domani vi lascio con delle informazioni sullo scrittore Daniel Pennac..ciao ciao

giovedì, settembre 11, 2008

RINAMED

DESCRIZIONE
Questo progetto ha come obiettivo quello di aiutare il cittadino delle regioni europee dell’area MEDOC a conoscere meglio e a temere i rischi naturali a cui è potenzialmente esposto, e a considerarli nella loro totalità. Ciò avverrà grazie a una serie di azioni di formazione, comunicazione e sensibilizzazione simultanee e coerenti tra loro, adattate a diversi tipi di pubblico, in base a contesto locale, età e settori di attività. I cittadini si vedranno direttamente coinvolti in una serie di azioni, così come i mezzi di comunicazione (mass-media, rappresentanti della società civile) e gli addetti alla regolazione del territorio e la protezione civile, che saranno implicati in azioni di sensibilizzazione specifiche.

OBIETTIVI
L’obiettivo generale di questo progetto di cooperazione sui rischi naturali è il seguente:
A breve termine, definire un quadro di prevenzione e di informazione comune nell’ambito dell’area mediterranea europea, che possa adattarsi rapidamente in ogni zona.
A medio termine, il progetto vuole contribuire a fare emergere una cultura comune dei maggiori rischi naturali nelle regioni mediterranee implicate.
A più lungo termine, si tratta di definire politiche di regolazione durevoli dei territori che attribuiscono al fattore di rischio la stessa importanza attribuita ai dati economici, sociali, geografici o storici.

ECCOMI

Eccomi..ciao a tutti..scusate ma è da un bel po' che non aggiorno il blog =).. finalmente mi trovo in 4AP, oggi è stato il primo giorno di scuola e come sempre non si è fatto niente o comunque poche cose..ho scoperto che ci hanno cambiato la metà dei professori, x fortuna tutti in meglio.
La prima ora abbiamo avuto il nuovo prof di tecnica : Pellegrini, dove ci siamo presentati.
Alla seconda abbiamo avuto la prof vitali che avevamo gia avuto anche l'anno precedente.
Alla terza ora abbiamo avuto informatica con il nuovo prof di informatica : prof casiraghi, dove ci ha dato alcune schede di introduzione: in una c'è il calendario scolastico fino a fine lezioni a giugno, nella seconda dovevamo disegnare la nostra mano e in ogni dito scrivere gli obiettivi di quest'anno scolastico, mentre nell'ultima ci sono alcuni siti che useremo quest'anno : http://www.wcc2008.org/site/ , http://www.aicanet.it/ , http://www.blogfest.it/ , http://www.ifip.org/ , http://www.so-aa.net/.
All'ultima la nuova prof di ragioneria : prof parolo, dove ci ha presentato a grandi linee il programma di quest'anno.

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